di Gianluca Albanese
SIDERNO – Il coordinatore del circolo cittadino di Forza Italia Michelangelo Vitale ha diramato una nota agli organi di stampa in cui, dapprima ricostruisce la vicenda del lungomare cittadino a seguito dei danni subiti con la mareggiata d’inizio febbraio e poi, finalmente, squarcia quel velo d’ipocrisia, calato da altri soggetti del centrodestra cittadino, lanciando qualche fendente al presidente della Consulta Mario Diano e ad altri protagonisti del tavolo permanente di lavoro costituito sul tema, finendo per adombrare una presunta strategia che sarebbe alla base del ritardo nei lavori di messa in sicurezza.
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Ma andiamo per ordine. Vitale, nella sua lettera, premette che «I gravi danni subiti dal lungomare di Siderno, in seguito alle impetuose mareggiate dei mesi passati, hanno creato in tutta la cittadinanza una profonda preoccupazione al fine di creare una stretta sinergia per risolvere il problema. In questi mesi ci siamo seduti attorno al Tavolo Permanente di Lavoro composto da partiti, associazioni e cittadini, accettando la presidenza della Consulta nella vesti di Coordinatrice del tavolo, soprattutto per avere un filo diretto con i commissari e con il dirigente dell’ufficio tecnico ingegner Errigo, con i quali instaurare un rapporto di cooperazione e un sereno e costruttivo confronto.
Dopo qualche settimana, avendo ascoltato – prosegue la lettera di Vitale – idee e proposte tipo fiaccolate, raccolta fondi, consigli dell’ingegnere “esperto” e qualche passo del libro Cuore, concludevamo che la triade commissariale e l’ufficio tecnico erano in difficoltà, il tavolo serviva solo ad alcuni attori di fregiarsi come salvatori di Siderno e rimaneva impotente e senza chiare idee sul da farsi».
Il passaggio finale dell’ultimo periodo e il virgolettato successivo riportano – papale papale – quello che Lente Locale (in perfetta solitudine nel panorama editoriale locale) scrisse quando il centrodestra cittadino costituì un proprio tavolo sul tema, in chiara antitesi rispetto a quello diretto da Mario Diano. All’epoca la nostra intuizione suscitò i mal di pancia di alcuni peones del centrodestra paesano che giurarono di non avere nulla contro il tavolo “ufficiale”. Oggi, finalmente, il forzista Vitale ristabilisce la verità dei fatti, a noi nota da tempo.
«Giungemmo alla decisione – scrive infatti Vitale – di riunire un tavolo dei partiti di centrodestra, con il quale chiedere alla Provincia di intervenire facendosi carico della messa in sicurezza e della relativa fruibilità del lungomare ed impegnarsi non solo per reperire i finanziamenti, ma anche di progettare e superare un eventuale bando di gara che anche nelle più ottimistiche previsioni l’aspetto burocratico avrebbe dato il “Dulcis in fundo” – sic! – alla stagione balneare».
Secondo Vitale, esiste un rapporto di causalità tra la costituzione del tavolo del centrodestra sidernese e l’erogazione dei fondi da parte della Provincia. Scrive, infatti, che «Detto fatto; in breve tempo deliberato il finanziamento per 306.000,00 euro, eseguita la progettazione discussa e approvata nel tavolo di concertazione, affidamento per la realizzazione ai consorzi di bonifica. Direzione della logistica e dei lavori al Comune di Siderno».
Quindi, Vitale entra nel merito dell’aspetto tecnico dei lavori di messa in sicurezza del lungomare. «Logica vuole – è scritto nella lettera – che iniziando i lavori bisogna destinare un’area. Arrivano ruspe, materiali, operai che nonostante la crisi ancora mangiano qualcosa, quindi hanno bisogno dei servizi igienici. Lunedì 5 maggio arriva una ruspa e 7 operai, chiedendo al Comune indicazioni sull’area da adibire alla sopracitata logica. Dopo una vana attesa depositano la ruspa provvisoriamente nell’ospizio e rientrano in attesa di avere una risposta».
A questo punto, l’attacco a Mario Diano si fa diretto: «La Consulta e il suo presidente – scrive Vitale – sempre attenti e vigili all’evoluzione del caso, sono impegnati con i commissari per stabilire in piena autonomia chi deve rappresentare, a spese dei cittadini, la città di Siderno in Grecia, l’ufficio tecnico, oberato di impegni, ritarda nella scelta dell’area, mentre alcuni organi di stampa erroneamente scagliano congetture e colpe generalizzate che ricadono sull’area politica di destra, impegnata senza secondi fini alla soluzione del problema lungomare. Tutte queste coincidenze – conclude la lettera del coordinatore di Forza Italia – sono frutto del caso o della strategia sottile ma evidente di una corrente che mira a preparare il terreno del suo candidato a sindaco?».