DALL’AVVOCATO VINCENZO BOMBARDIERI RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO QUANTO SEGUE:
Italia Nostra e la professoressa Marisa Cagliostro hanno lanciato nei giorni scorsi un forte allarme sul progetto ministeriale di sopprimere la Sovrintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici di Reggio Calabria.
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Non si tratta di una questione di poco conto. A parte la perdita per la città di Reggio di una istituzione così importante e prestigiosa, un provvedimento come quello paventato avrebbe conseguenze disastrose sulla tutela del patrimonio storico e naturalistico della nostra provincia. Come ex amministratore per lungo tempo di un Comune come quello di Roccella, fortemente impegnato su questo terreno, ho potuto toccare con mano la differenza abissale che corre tra l’avere come interlocutore una Sovrintendenza con sede a Reggio rispetto ad una con sede nella lontana Cosenza. Basti pensare, ad esempio al fatto che un sovrintendente di Cosenza non si è mai fatto vedere a Roccella, benché questo paese sia da tantissimi anni alle prese con interventi su monumenti di importanza straordinaria come il Palazzo Carafa, salvo l’ingegnere Cecati nel periodo immediatamente precedente l’istituzione della Sovrintendenza di Reggio. È dunque sperabile che le rappresentanze politiche e istituzionali di Reggio e della provincia, a cominciare dai Comuni, si mobilitino urgentemente per scongiurare una evenienza che, tra l’altro, va in senso esattamente contrario alla necessità di fondare le nostre prospettive di sviluppo essenzialmente sulla valorizzazione delle risorse culturali e naturali del territorio.