di Antonella Scabellone
SIDERNO- C’è tanta rabbia e sgomento in casa di Vincenzo Ieraci all’ indomani dell’attentato costato la vita all’imprenditore sidernese poco più che cinquantenne mentre, in un tranquillo pomeriggio di domenica, a Villaggio Moleti di Ciminà, si dirigeva verso un maneggio in compagnia di Domenico Ieropoli rimasto ferito in modo non grave.
Una famiglia laboriosa quella dei Ieraci, molto conosciuta in città, affiatata e unita, da sempre dedita al lavoro, su cui improvvisamente si è abbattuta un’immane e non preventivabile tragedia, considerato anche lo stile di vita della vittima e la sua rinomata onestà. Socio della locale Pro Loco Vincenzo Ieraci si è sempre reso disponibile a sostenere le manifestazioni a favore della città. “Non siamo mai usciti a mani vuote dal suo negozio-aggiunge visibilmente commosso il presidente dell’associazione turistica Agostino Santacroce-la sua generosità era notoria”.
Un clima di profonda mestizia avvolge da domenica pomeriggio tutto il tratto della via Circonvallazione nord dove si trova l’abitazione dell’imprenditore ucciso. Chiuse a lutto tutte le attività commerciali della famiglia Ieraci, due forni e un negozio di prodotti agricoli e articoli per animali. Anche il supermercato dei vicini, dall’ altro lato della strada, è chiuso in segno di rispetto e solidarietà. I familiari dell’imprenditore, che lascia la moglie e tre figli maschi, non riescono a darsi pace. “Lui non c’entrava nulla, è morto per sbaglio, un solo colpo gli è stato fatale. Si è trovato al posto sbagliato nel momento sbagliato, un destino assurdo-questo ripetono tutti increduli”. Il sentimento comune è che sia stata dunque un’assurda fatalità ad aver causato la tragedia, e non solo per la dinamica degli spari ma per la vita senza macchia e al di sopra di ogni sospetto della vittima.
Dai racconti dei parenti ed amici emerge che l’imprenditore si trovasse a Ciminà per un raduno di cavalli, essendo un amante del genere, in compagnia di Domenico Ieropoli con cui condivideva la stessa passione.Al momento dell’attentato Ieraci si sarebbe trovato casualmente in macchina di Ieropoli in quanto lo stava accompagnando a prendere un rimorchio per il trasporto dei cavalli in un vicino maneggio.
Nel frattempo proseguono serrate, e nel massimo riserbo, le indagini dei carabinieri di Siderno che stanno interrogando varie persone e passando sotto la lente di ingrandimento la vita e le frequentazioni delle vittime. Domani dovrebbe essere eseguita l’autopsia sul corpo dell’imprenditore.