Nonostante se ne siano dette a sufficienza sul gesto malvagio di quegli animali la violenza di gruppo è continuata spostando il campo di azione sul noto canale di messaggistica, sul quale, in me che non si dica, hanno trovato spazio decine e decine di richieste di acquisizione del video, per puro spirito di piacere, così, per quella sorta di sadismo ex post da aggiungere alla tristissima vicenda sviluppatasi ex ante, dietro quattro, malandate, lamiere di periferia: prima che sia troppo tardi vanno doverosamente presi più opportuni provvedimenti, per non consegnare alle future generazioni LA SOCIETÀ DEL NULLA!
di Antonio Baldari
La 19enne di Palermo brutalmente abusata da sette giovani, con tutto il loro istinto animale, continua ad essere vandalizzata, nel suo corpo, nella sua mente, nella sua dignità: nonostante se ne siano dette a sufficienza sul gesto malvagio di quegli animali, ora singolarmente inetti in tutto il loro essere umanamente vuoti, addirittura accusandosi l’un l’altro, la violenza di gruppo è continuata spostando il campo di azione su una delle piattaforme social: il canale di messaggistica TELEGRAM.
Sul quale, in me che non si dica, hanno trovato spazio decine e decine di richieste di acquisizione del video, per puro spirito di piacere, così, per quella sorta di sadismo ex post da aggiungere alla tristissima vicenda sviluppatasi ex ante, dietro quattro, malandate, lamiere di periferia: addirittura, si sono conteggiate ben DUEMILA RICHIESTE DI ENTRATA IN POSSESSO DEL VIDEO INCRIMINATO! e dunque ben duemila persone che hanno ben volentieri partecipato allo stupro della ragazza, assicurando finanche una buona ricompensa a chi avesse ceduto il feticcio.
“Pago bene”, è stato caldamente raccomandato a chi era in possesso del video, perché era davvero ossessiva la volontà di avere quelle, vergognose, sequenze che ormai impazzavano in lungo ed in largo su tutte le piattaforme social, ed ahivoglia a dire, il Garante per la privacy, che possedere quel video “È REATO”, non gliene può fregare di meno, l’obiettivo è quello e non c’è legge o normativa che tenga: in tutto ciò è sempre più evidente la deriva “virtuale” a cui si sta andando pericolosamente incontro.
Che poi tanto “virtuale” non è, posto che in ogni caso uno dà quello che ha, e soprattutto a quell’età non ti dànno un granché, anzi, non ti dànno proprio nulla se non il vuoto assoluto che c’è, per immaturità oggettiva, inesperienza e mancanza pressoché assoluta di valori, intendendo per essi il rispetto per l’essere umano, per l’altro che è diverso da te per età, sesso, razza, lingua, religione e quant’altro si voglia considerare, non banalizzando tutto con un semplicistico video da vomitare in rete; aggiungiamoci pure chi dà sfogo ai propri istinti, per non dire malattie nascoste, come quei duemila, e la vergogna è servita.
Questo episodio, unitamente a tanti altri, ahinoi, deve non solo far riflettere ma portare in special modo all’azione, si sta facendo molto tardi e prima che sia troppo tardi vanno doverosamente presi più opportuni provvedimenti, per non consegnare alle future generazioni LA SOCIETÀ DEL NULLA!
A quell’età, bisogna sapere la differenza tra bene e male, almeno quel tanto che basta da evitare simili assurdi comportamenti e vivere la propria vita normalmente avendo davanti il mondo. Persino la mia nipotina di 10 anni capisce la differenza tra una azione nobile e una ignobile, quindi questa gente non è minimamente scusabile. Spero abbiamo una giusta punizione, ma le “ferite” della ragazza ben difficilmente guariranno.