R. & P.
Il movimento politico ed il gruppo di minoranza consiliare “Scelgo Locri” esprimono tutto il loro sconcerto a fronte dell’ennesimo evento che vede nella nostra città la presenza di alti rappresentanti istituzionali, in manifestazioni ufficiali nelle quali non risultano invitati gli amministratori cittadini.
Si è già assistito alla grave circostanza di una riunione della Commissione nazionale antimafia, presieduta dall’on.le Rosi Bindi, con audizioni svolte presso la caserma dei Carabinieri di Locri, senza che fosse invitata la massima carica istituzionale della città ospitante o che vi fossero incontri a margine, come avvenuto, per esempio, con il sindaco della vicina Gerace, subito dopo.
Una ulteriore soprendente circostanza si è verificata in occasione della storica visita del Presidente della Repubblica nella nostra città, alla quale neanche in questo caso risulta esserci stato il minimo coinvolgimento istituzionale del sindaco.
Non meno imbarazzante la più recente visita ufficiale dell’allora ministro della Salute, Giulia Grillo, ancora una volta non comunicata al sindaco Calabrese.
Anche nel corso della visita del premier Conte, nel novembre del 2018, lo stesso non ha inteso far visita al Palazzo di Città che pure in passato aveva ospitato riunioni del Comitato Nazionale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica come anche la presenza di altissime autorità dello Stato.
Nel caso della visita, appena tenutasi, del ministro Azzolina e del presidente della Commissione nazionale antimafia, Nicola Morra, ci siamo paradossalmente ritrovati davanti a due giustificazioni completamente diverse tra loro.
Se Morra, infatti, ha richiamato il protocollo anti Covid – non considerato, però, nello stesso giorno a Catanzaro dove il sindaco Abramo ha regolarmente partecipato alle iniziative del ministro – il ministro della Pubblica Istruzione ha dichiarato di non avere responsabilità nella scelta degli inviti per l’evento di firma del protocollo d’intesa sui “campi della legalità”.
Dunque, seppur onorati che alte cariche dello Stato abbiano scelto di fare tappa nella nostra città nei loro viaggi in Calabria e di stringere protocolli a favore della legalità che coinvolgano Locri, ci chiediamo per quali motivi, in ogni occasione, si verifichino quelli che sembrano essere veri e propri sgarbi istituzionali verso i rappresentanti politici cittadini. “Semplici” disattenzioni o precise scelte nei confronti di chi amministra la città di Locri?!