R. & P.
“Si illustra da sé”.
Questa la risposta lapidaria del consigliere regionale, on.le Graziano, all’invito rivoltogli dal Presidente Tallini a relazionare sulla proposta di legge n. 10, contenente “Modifiche alla legge regionale 31 maggio 2019 n. 13. Rideterminazione della misura degli assegni vitalizi diretti, indiretti e di reversibilità e adeguamento del D.L. n. 174/2012”, e cui è seguita una votazione lampo, senza alcuna discussione.
In sostanza, alle ore 20:42, la terza seduta di Consiglio regionale del 26 maggio u.s. si è conclusa con l’approvazione all’unanimità dei presenti (non presente in aula l’on.le Nicola Irto) di una legge che dà ai consiglieri regionali la possibilità di versare i propri contributi anche in caso di fine anticipata del mandato elettorale.
Quindi anche coloro che restano in carica un solo giorno, per essere stati dichiarati ineleggibili o per aver subito l’annullamento della propria elezione all’esito di un ricorso, possono volontariamente versarsi i contributi per ottenere l’indennità di fine mandato (c.d. vitalizio) come se fossero stati in Consiglio per l’intera Legislatura.
L’approvazione di questa legge ha sollevato una marea di critiche in un clima già esasperato e fomentato ancora di più dalla rabbia da parte di tutti coloro che, a maggior ragione, in questo particolare contesto di emergenza sanitaria ed economica, rischiano ogni giorno di non riuscire a garantire il pane ai propri figli.
Il Circolo del Partito Democratico di Siderno non può che esprimere assoluto dissenso rispetto a detto provvedimento che è inopportuno verso intere generazioni di disoccupati, irrispettoso nei confronti di tutti quei lavoratori che, col sudore della fronte, attendono una vita intera per maturare una pseudo-pensione ed in chiara antitesi con la politica aderente ai bisogni dei territori e di cui v’è feroce urgenza.
Il Circolo esprime un duro monito nei confronti di quei consiglieri regionali della propria area partitica che, sia in veste di co-proponenti che di votanti, hanno contribuito all’approvazione del suddetto provvedimento affinché, resosi edotti del grave errore, responsabilmente facciano calendarizzare al più presto, una proposta che sia abrogativa di quello scempio.
In questo senso, sarebbe utile che i rappresentanti istituzionali mantenessero sempre acceso un filo diretto con la base, coi circoli, coi territori per non dimenticare il senso profondo del loro ruolo che è quello di farsi portavoce, ciascuno a mezzo delle rispettive case politiche, delle necessità dei cittadini calabresi e non delle loro aspettative personali.
È un’indecenza!
“Si illustra da sè”, invero, che questo Governo regionale e questa XI-esima legislatura, in pochi mesi, sono passati agli onori (e disonori) della cronaca per le numerose gaffe e la totale assenza di iniziativa legislativa. Facciano ammenda, provvedendo con interventi tempestivi nel mondo del sociale, alle imprese, alle piccole attività commerciali, al turismo.
Si smetta di tergiversare. Non c’è più tempo.
Il Circolo del Partito Democratico di Siderno