L’associazione invita il legislatore nazionale a introdurre un divieto per impedire che tutti gli animali, e non solo i domestici, siano messi in palio in gare e riffe
di Oipa (foto di repertorio)
MARZABOTTO – A Marzabotto (Bo) un bar aveva messo in palio un vitello come primo premio per una gara di briscola. Lo comunica l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) che, allertando l’Azienda Unità Sanitaria Locale di Bologna, è riuscita a impedire che si realizzasse la triste intenzione degli organizzatori del torneo. Il vitello è stato sostituito con dei buoni-spesa.
«Ci siamo mossi subito sensibilizzando per le vie brevi l’Ausl, che è intervenuta consentendo un lieto fine alla vicenda», spiega Marina Curti, coordinatrice delle guardie zoofile Oipa di Bologna e provincia. «Ringrazio i referenti dell’Azienda sanitaria che hanno consentito una rapida conclusione della vicenda».
L’articolo 9 della Costituzione italiana tutela degli animali che tra l’altro godono, grazie al Trattato internazionale di Lisbona, la qualifica di “esseri senzienti”, quindi è tempo d’introdurre a livello nazionale un divieto che impedisca di mettere in palio in gare e riffe tutti gli animali, e non solo i domestici come previsto da alcune leggi regionali e regolamenti comunali, osserva l’Oipa, che invita il legislatore nazionale a intervenire in questa direzione. Attendiamo questo passo di civiltà.