di Giuseppe Caruso (Volo)
Egr. Direttore, che succede a Siderno?
Mi permetto di rispondere: nulla, niente, nada, nichego, nothing.
Strade riparate? Nulla. Lungomare? Nulla. Diga? Nulla. Depuratore? Nulla. Inquinamento? Nulla. Sviluppo commerciale? Nulla. E potrei continuare, addirittura calcare la mano pensando alle montagne di rifiuti per strada che una poco accorta gestione del passaggio alla differenziata ha prodotto.
E’ una comunità sofferente la nostra, aggrovigliata , ripiegata su se stessa, contorta fra una voglia di riscatto e le pieghe sinuose di una pista ciclabile che a breve sarà smantellata, chiaro esempio del fallimento della politica cittadina.
Come uscirne? Gridando alla luna e combattendo battaglie che prese singolarmente sono sì importanti ma sfuggono ad una necessaria programmazione di insieme?
Non è per questo che VOLO è qui.
VOLO esiste perché crede nel riscatto sociale della nostra gente, utilizzando la più potente arma al mondo, la cultura. La “rivoluzione”, il cambiamento necessario alla nostra terra ha detto Pino Aprile l’altra sera, può partire da un punto qualsiasi ed io, forse moderno Don Chisciotte, vorrei che questo punto di inizio fosse Siderno, fossero i cittadini di Siderno nella loro totalità.
Avv. Giuseppe Caruso
VOLO
P.S. Sempre distinguere l’azione politica dal bisogno comune di “fare cultura”.
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