DAL CONSIGLIERE PROVINCIALE PIERPAOLO ZAVETTIERI RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Dopo il secco no da parte della popolazione, delle autorità Ecclesiastiche, del Presidente della Provincia, del Comitato dei Sindaci della Città degli Ulivi, dei rappresentanti dei sindaci della Locride, dell’Area dello Stretto e dell’Area Grecanica, ribadito con forza dai Sindaci di Gioia Tauro e San Ferdinando in occasione del vertice tenutosi il 21 Gennaio presso Palazzo Chigi, il Governo delle “larghe intese”, non curante, decide di procedere con le operazioni di trasbordo delle armi chimiche che, a questo punto, saranno compiute in modo imperativo, senza considerare minimamente ciò che pensa la popolazione e gli enti rappresentativi del luogo.
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La vicenda delle armi chimiche non deve assolutamente essere considerata come un’opportunità al fine di barattare l’ingresso delle suddette navi in cambio della “ZES” né possono risultare convincenti le dichiarazioni rilasciate dal Presidente Scopelliti! Giuste le considerazioni fatte da gran parte degli intervenuti (in gran parte sindaci della “Citta degli Ulivi”) all’incontro tenutosi lunedì u.s. presso la sala Consiliare del Comune di San Ferdinando, sulla condotta politica di quelli che sono stati definiti i “grandi assenti”, parlamentari nominati che nulla hanno fatto in questa occasioni per scrollarsi di dosso la condizione parassitica che la quasi unanimità della gente gli attribuisce: «Altro che province inutili!!».
Visti gli esiti della vicenda, verrebbe da dire che a Roma i nostri Onorevoli corregionali qualcosa fanno: creano condizioni favorevoli per l’arrivo in Calabria di pacchetti preconfezionati che nulla di positivo per il nostro martoriato territorio offrono, ridotto ormai ad essere il fanalino di coda in Italia e in Europa.
Tanto premesso, visto che tutto ormai lascia presagire una difficile battaglia democratica, politica ma anche di tutela della salute, interno delle Istituzioni, è necessario che gli amministratori già attivatisi e la gente che li ha sin qui sostenuti, debbano far valere in modo più incisivo le proprie ragioni ed i propri diritti.
In sintonia con il Presidente della provincia Raffa e del Consiglio Provinciale Eroi, si ritiene quanto mai opportuno che l’ente provincia si esprima in modo formale, attraverso un Consiglio Provinciale straordinario, da tenersi in brevissimi tempi, preferibilmente nei Comuni interessati.