RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
La ZES – Zona Economica Speciale di Gioia Tauro, prevista con provvedimento normativo di recente approvato dal Parlamento, rappresenta una svolta epocale per lo sviluppo di parte del territorio calabrese.
La Locride deve guardare con attenzione e determinazione all’istituzione della ZES di Gioia Tauro pretendendo l’inclusione all’interno della perimetrazione dell’area che verrà fatta con i successivi decreti attuativi della ZES.
Questo è l’orientamento già espresso dai sindaci della Locride di recente riuniti insieme al vescovo della diocesi, Mons, Francesco Oliva.
In tale direzione va l’importante proposta – mozione presentata dal consigliere regionale Francesco Cannizzaro che ha lucidamente inquadrato la problematica portandola all’attenzione di tutto il consiglio regionale al quale va il plauso per aver istituzionalizzato quanto già evidenziato dal vescovo Oliva e dai sindaci della Locride.
Se la politica nazionale e regionale vuole avere concretamente attenzione nei confronti della locride, la ZES di Gioia Tauro con l’inclusione dell’area della Locride – che può essere considerata la zona più marginale d’Europa – può rappresentare un punto di partenza per una nuova politica per la Calabria e per il Mezzogiorno e l’avvio di una nuova fase di sviluppo produttivo e occupazionale.
La Zona Economica Speciale – secondo il primo cittadino Giovanni Calabrese- è l’ultima possibilità di sviluppo per la Locride perché se ciò non venisse considerato significherà perdere un’altra opportunità e il nostro territorio escluso ed emarginato. Solo grazie ai benefici previsti per tali aree la Locride può avviare un percorso graduale per abbandonare la grave situazione di difficoltà economica e sociale che da un ventennio vive nell’indifferenza totale.
Oggi la politica nazionale e regionale, con uno scatto di reni, può veramente dare una sterzata e provare ad invertire il destino amaro di questo sfortunato lembo di territorio.
E’ auspicabile che la mozione Cannizzaro venga recepita in tempi brevi da tutti i consiglieri regionali, senza distinzione di partito politico, con l’aspettativa che il Governo nazionale voglia veramente aiutare la Lcride e dare una speranza ai tantissimi giovani che oggi sono costretti ad emigrare altrove in cerca di fortuna e, soprattutto, di una occupazione lavorativa che oggi la Locride non è in grado di offrire a nessun livello.